Wednesday, May 25, 2011

Giornata mondiale dei bambini scomparsi

Il 25 maggio 1979 a SoHo in Manhattan, New York, Etan Patz alla tenera età di 6 anni esce di casa, per la prima volta da solo, indossando dei pantaloni blu, una giacca di velluto blu, scarpette blu con delle strisce fluorescenti ai lati e il suo cappellino nero di "Future Flight Captain", che non toglieva mai, e si dirige verso la fermata dell'autobus per andare a scuola. La mattina a casa aveva pregato i suoi genitori di lasciarlo andare da solo come un "big boy" e fidandosi dei circa 45 metri di distanza, i genitori lo lasciarono andare. Un percorso di due isolati che però l'ha visto sparire nel nulla. Alle 15:30, l'ora in cui il piccolo Etan sarebbe dovuto tornare a casa, Julie, la mamma, l'ha dichiarato scomparso. A scuola non l'avevano avvisata dell'assenza di Etan (una piccola disattenzione della maestra) e il vicino di casa, che prendeva sua figlia ed Etan, non vedendolo scendere dall'autobus ha pensato che lui fosse rimasto a casa quel giorno. Ma tutto cambiò quando Julie, molto preoccupata, gli chiese di suo figlio.

Scomparso...Missing...Desaparecido...Le ricerche sono state lunghe e meticolose, ma il bambino non è mai stato ritrovato. Etan Patz non è mai tornato a casa.

Nel 1982 si è finalmente saputo che Jose Antonio Ramos, un pedofilo che era stato arrestato per aver cercato di molestare due bambini vicino casa sua, aveva avuto una storia con una delle baby-sitter del piccolo Etan. La polizia aveva trovato delle fotografie di bambini con capelli lisci e biondi, molto simili a quelli di Etan. Sospettando un collegamento con la scomparsa del bambino più ricercato negli Stati Uniti, la polizia interrogò a lungo l'uomo, che dopo confessò di conoscere la donna che qualche volta aveva accompagnato Etan Patz alla fermata dell'autobus, ma non disse più niente.

Tre anni dopo quando Ramos era in carcere in Pennsylvania per aver molestato un bambino, la polizia scoprì che forse (perché Ramos non ha mai voluto confessare pienamente) quella mattina Ramos portò Etan a casa sua per avere rapporti sessuali, ma il bimbo non mostrandosi interessato alle sue avances, era stato accompagnato alla metropolitana per prendere il treno verso Washington Heights, poiché il bambino gli aveva detto che voleva visitare sua zia (ma i Patz non avevano parenti lì). Una versione a metà, tante domande, tanti dubbi. Solo una certezza: quando Ramos descrisse le scarpette di questo bambino, disse che avevano delle "strisce brillanti", un particolare che gli inquerenti non potevano lasciar passare.

Jose Antonio Ramos ancora oggi è in prigione e i genitori, Julie e Stanley Patz, sono convinti che il responsabile della scomparsa del loro figlio sia Ramos, "il predator" come Stanley stesso l'ha recentemente chiamato. Nel 2014, Jose Antonio Ramos potrebbe essere libero...chi lo sa, è lui il vero predatore di bambini che ha tragicamente stroncato la vita di Etan, il tenero bambino dagli occhi blu? Forse un giorno Ramos avrà il coraggio di rispondere al messaggio che due volte all'anno, il 9 ottobre compleanno di Etan e il 25 maggio il giorno della sua scomparsa, il padre Stanley gli invia in carcere: una foto di suo figlio con scritto dietro, "what have you done with my little boy?" Una risposta che potrebbe dare l'unica ultima consolazione ai Patz...sapere finalmente dove è il loro piccolo bimbo...

Oggi, 25 maggio 2011, dopo 32 anni si celebra la Giornata mondiale della scomparsa dei bambini, in onore di Etan. Purtroppo i Patz non sono gli unici a soffrire per la scomparsa di un figlio, a vivere sempre a metà perché non si è tutti a casa. Ogni anno, migliaia e migliaia di bambini scompaiono in tutto il mondo e per tanti casi non esiste un lieto fine, anzi. Molto spesso la scomparsa avviene in un luogo molto vicino casa, nel giardino davanti casa, nelle strade da sempre trascorse, nel parco all'angolo, al negozio sotto casa...e così nel niente, come fumo portato via dal vento, bambini e bambine spariscono per sempre.

Vittime di abusi sessuali, vittime di violenza, vittime di maltrattamenti, vittime di povertà, vittime di fame, vittime di solitudine, vittime di guerra, vittime di miseria...vittime...perché i bambini sono indifesi, incapaci di fare del male...vittime...privati del gioco, dei sorrisi, degli abbracci, del divertimento, della libertà...

I bambini non possono più essere invisibili. Dobbiamo salvaguardare tutti, tutto il tempo, sempre, perché senza i bambini il ciclo della vita si interrompe e scompare tutto. E siamo tutti al buio, persi, da soli.

Forza e coraggio a tutti coloro che ancora non hanno potuto riabbracciare i propri piccoli.

 
Dejad que los niños se acerquen a mí; no se lo impidáis, porque de los que son como ellos es el reino de los cielos...

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